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| Dal "Secolo XIX" sulla manifestazione del 23 Luglio svoltasi a Moconesi, l'intervista ad Ettore Andenna:
«Da un grande maestro come Popi Perani, il “padre” dei Giochi - spiega Andenna - ho scoperto che più gli intrattenimenti sono semplici più la gente si diverte. Regola applicata anche a Moconesi, chiedendo cose alla portata delle casse del Comune come rotoballe di fieno, palline da ping pong, una piscina gonfiabile, biciclette, corda, palloncini in abbondanza, teli, luci e mezzi da corsa speciali. La cosa più importante sarà il divertimento e sono certo che nessuno rimarrà deluso. Non saranno solo i componenti delle squadre a doversi impegnare, ma pure gli spettatori»
«Era da un po’ che non mi cimentavo in un’organizzazione di questo tipo - spiega Andenna - e l’ho fatto volentieri. I Giochi senza frontiere sono una riscoperta perché, sottovalutando il desiderio di divertirsi che la gente ha, nessuno pensa più a fare manifestazioni di questo genere»
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